incesto
San Valentino - 5
di bird2012
22.09.2022 |
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"In campo sessuale sono stata molto precoce: già a quell’età amavo farmelo mettere nel culo e succhiare il cazzo come una esperta bocchinara!
Milly, tesoro..."
San ValentinoCap.5
Dopo aver goduto come due porcelline rimaniamo abbracciate, con le gambe incrociate, a scambiarci teneri bacetti!
Gini inizia il suo racconto.
Milly, devi sapere che la voglia di farmi papà mi è nata fin da quando ero adolescente, avevo circa 17 anni.
In campo sessuale sono stata molto precoce: già a quell’età amavo farmelo mettere nel culo e succhiare il cazzo come una esperta bocchinara!
Milly, tesoro mio, sia il rapporto anale che succhiare il cazzo fino a farlo venire nella bocca, con tanto di ingoio finale, sono sempre stati i due rapporti che ho più adorato!!
Ho sempre preferito frequentare, e fare sesso, con i ragazzi più grandi di me: erano più esperti nel farmi godere e avevano anche degli uccelli molto più grandi dei miei coetanei!
A quella età, tra amiche si parla di sesso ed una mia amica, con cui ero entrata particolarmente in confidenza, mi confidò che spiava i suoi genitori mentre facevano l’amore e trovava la cosa di una eccitazione indescrivibile!
Ovviamente volli provare anche io a spiare papà e mamma mentre scopavano e dovetti riconoscere che la mia amica aveva ragione: sentire le loro parole mentre godevano mi procurava una eccitazione incontrollata!
Furono specialmente le frasi di mamma, a cui, avevo capito, piacesse molto parlare mentre papà la faceva godere, a farmi desiderare di farmi scopare da papà!
Le parole con cui mamma si rivolgeva a papà erano un poema: “Dai, porco, sbattimi come una zoccola, come mi scopi e mi inculi tu non mi ha mai scopato e inculato nessuno! Hai un cazzo meraviglioso, grosso e duro che mi fa sborrare l’anima!” e mi facevano pensare che papà dovesse avere un gran bel cazzo e che sarebbe stato meraviglioso sentirlo dentro il culo!
Per non parlare quando papà le veniva in bocca: mamma esprimeva in maniera spudorata tutto il suo piacere!
Sentirla dire: “Amore mio quanto sborri: è proprio gustoso succhiarti il cazzo, non finisci mai di schizzarmi dentro la bocca… me la riempi in maniera fantastica… mi fai fare certe bevute di sborra da non credere… riesci a placare la mia sete di sperma in maniera meravigliosa!!” mi faceva venire una gran voglia di prenderglielo in bocca per poter gustare anche io il suo sperma!
Con il passare del tempo, a forza di sentirli, la voglia di fare sesso con papà aumentava in maniera vertiginosa!
Era diventato un chiodo fisso!
Quando uscivo con un ragazzo, ovviamente per fare sesso, mentre mi inculava o glielo succhiavo pensavo a mio padre: fantasticavo fosse il suo il cazzo che mi stava facendo godere… o nel culo… o nella bocca!
Anche quando mi masturbavo era diventato un rito: mi mettevo a cosce larghe davanti allo specchio, mi allargavo la fica e mentre mi sgrillettavo dolcemente parlavo all’immagine riflessa nello specchio!
“Tranquilla, mia dolce fica, per ora accontentati delle mie dita, abbi pazienza: ti prometto che dentro di te farò entrare il cazzo di papà!
Non so quando, come e dove… ma prima o poi sarà il suo il cazzo che ti sfonderà per bene! Hai sentito, mia dolce ficaaa… ti farò chiavare da papàààà… ti farò sborrare dentroooo… sìììì… il pensiero mi fa venireeee… farò sborrare il cazzo di papà dentro di teee!!! Godooo!!!” e raggiungevo orgasmi deliziosi!
La svolta è avvenuta quando purtroppo mamma è venuta a mancare: dopo i primi periodi di tristezza intravvidi la possibilità di farmi mio padre!
Rammentando le lunghe chiavate e inculate che si faceva con mamma, cominciai a pensare che forse gli avrebbe fatto molto comodo avere a completa disposizione una bella fica giovane e assetata di cazzo come la mia!
Poteva anche darsi che avesse qualche puttana che gli svuotava le palle: a quel punto dovevo entrare in competizione con le altre, dovevo fargli capire che la fica, il culetto e la bocca della propria figlia è il massimo piacere possa avere un padre!
Ormai avevo 18 anni e desideravo sempre di più il suo bel cazzone che mi aprisse per bene il culetto!
Come ogni brava figlia che vuole sedurre il proprio padre cominciai a girare per casa sempre abbastanza discinta, per mettere in mostra il meglio di me!
Innanzi tutto, bandii categoricamente le mutandine: speravo che qualche mio atteggiamento sconveniente gli potesse far capire che avevo la fica e il culo scoperti… con conseguente indurimento del cazzo!
Cominciai a vedere qualche suo sguardo particolarmente interessato al mio corpo, ma tutto finiva lì: mi aspettavo qualche complimento che mi facesse capire non gli fossi indifferente, ma certamente anche lui, come tanti padri, pur avendo desiderio della propria figlia, non aveva il coraggio di fare il primo passo!
I padri hanno sempre il solito timore: “Cosa penserà mia figlia di me se le facessi delle avance? Penserà che io sia un porco depravato… e perderò per sempre il suo affetto!”
Invece ignorano che è proprio quello che molte figlie desiderano sentirsi dire dal proprio padre: si aspettano una bella proposta indecente per poter aprire le cosce senza più alcuna remora e gustarsi liberamente il suo cazzo!
Aspettavo solo una occasione propizia!
Un pomeriggio, come spesso accadeva, eravamo seduti sul divano: lui, come sempre, mi circondava le spalle con il suo braccio e mi teneva stretta a lui… ed io mi abbandonavo al suo abbraccio, nella speranza di una sua carezza intima…
Cominciai a chiedergli sempre le stesse cose, non volevo darmi per vinta!
“Papà, hai qualche buona notizia da darmi? Lo vuoi capire che sei ancora giovane e che sarebbe giusto tu abbia una donna che sia capace di risollevarti lo spirito?”
Lui mi guardò, mi sorrise… e, come sempre, rimase in silenzio… Dio quanto mi faceva incazzare!!
Ma ormai me lo ero imposto… prima o poi me lo sarei scopato: ci avrei pensato io a risollevargli lo spirito… ed anche il cazzo!
All’improvviso si sciolse dall’abbraccio!
“Tesoro, vado a farmi una doccia!” mi disse… e a me si accese una luce!
“Ottima idea: anche io ho voglia di una doccia ristoratrice… dai, facciamocela insieme!” gli dissi, fissandolo negli occhi!
Rimase impietrito… non si aspettava certo una proposta del genere!
“Stai scherzando?” mi chiese incredulo, ma io non volevo certo perdermi quella occasione.
“Perché pensi io scherzi? Non mi dirai mica che ti vergogni di farti la doccia insieme a tua figlia! Dai, non fare il bacchettone, guarda che i tempi sono cambiati: pensa alle famiglie che praticano il nudismo… tutti nudi in casa senza vergognarsi di farsi guardare… dai, andiamo! Dopo una bella doccia preparo la cena: ho fatto il risotto alla pescatora e so che ne vai pazzo!”
Non gli diedi tempo di ribattere: lo presi per mano e lo tirai verso il bagno!
Appena entrati lui rimase immobile, fortemente imbarazzato: io, invece, non vedevo l’ora di mostrarmi nuda!
Di fronte a lui presi a spogliarmi: mi tolsi subito la vestaglietta da casa… come il solito non indossavo le mutandine, per cui rimasi completamente nuda!
Non mi piaceva rasarmi la fica, per cui, allo sguardo di mio padre, comparve il mio ventre piatto, con il pube guarnito di pelo nero, ben curato dalla mia estetista di fiducia, che lasciava decisamente immaginare lo spacco maestoso della mia fica carnosa… eccitata come non mai!
La mia eccitazione si era trasmessa anche ai capezzoli: si erano induriti e spuntavano fuori dal seno in maniera deliziosa!
L’espressione di papà era tutto un poema: cercava di darsi un contegno, ma il suo sguardo esprimeva un completo compiacimento, mentre scorreva il mio corpo!
Era rosso in viso, non so se per l’imbarazzo o per l’eccitazione, ma dopo un po' me ne sarei accertata!
Vedere i suoi occhi accarezzarmi il corpo mi fece un dolcissimo effetto… sentii la fica formicolare!
Il porco mi fissava il seno, poi scendeva con lo sguardo e si fermava tra le mie cosce che io, in maniera spudorata, tenevo decisamente aperte… e poi risaliva fino al seno… e poi riscendeva sulla fica… su e giù!
Rimase ancora un po' in silenzio, ma poi non riuscì a contenere la sua ammirazione!
“Dio mio… quanto sei bella… sei proprio bella!” si lasciò sfuggire!
Quel suo complimento mi fece pulsare la fica oscenamente!
Mi si stava presentando una occasione irripetibile… si stavano presentando tutti i presupposti per farmi scopare… non dovevo perdere quella meravigliosa opportunità!
Lo guardai… e mi comportai come una troia!
“Sono contenta ti piaccia il mio corpo… davanti! Dimmi se ti piace anche dietro!” e mi girai lentamente per farmi guardare il culo!
Ho sempre saputo di avere un gran bel culo… e volevo papà me lo ammirasse!
Rimase in silenzio, ma sapevo che il suo sguardo era fisso sulle mie chiappe: avrei voluto allargarle per mostrargli il mio buchino decisamente aperto dalle frequenti inculate… e mandargli un messaggio inequivocabile!
Lo sentivo ansimare… poi un sussurrò gli usci dalle labbra!
“Sì! Anche dietro sei bellissima!”
Mi girai nuovamente verso di lui!
“Ti ringrazio dei complimenti: a me piacciono molto i complimenti… specialmente se me li fa mio padre!” gli risposi sorridendo, poi seguitai a parlare.
“Non vorrai mica fare la doccia vestito: che aspetti a spogliarti? Non mi dirai che ti vergogni di farti vedere nudo da tua figlia: io mica mi sono vergognata… dai, non fare il puritano… che tra padre e figlia non ci devono essere falsi pudori!”
Cominciò a perdere le difese: si tolse la camicia, rimanendo con il torace scoperto, poi si tolse i pantaloni, rimanendo con i boxer… e rimase fermo… non aveva il coraggio di toglierli!
Ero eccitatissima! Vedevo un rigonfiamento di tutto rispetto… volevo vederlo con il cazzo di fuori! Non mi trattenni!
“Papà, non mi dirai che ti vergogni di far vedere l’uccello a tua figlia: spero non penserai che a 18 anni non abbia avuto il piacere di vederne qualcuno! Beh, non mi dirai che ti scandalizzeresti se sapessi che non mi sono limitata solo a guardarli: non credi che ormai sono grande abbastanza per provare certi piaceri? Dai, togliti questi cazzo di boxer… fatti guardare! Ho capito: ci devo pensare io!” gli dissi.
Rimase impietrito, mentre mi avvicinavo a lui: misi le dita dentro l’elastico e glieli sfilai lentamente… ormai non poteva più nascondere il suo cazzo che si mostrò ai miei occhi non proprio al massimo dell’erezione, ma già sufficientemente in tirò!!
Lo fissai in maniera spudorata, volevo mostrare platealmente il mio desiderio!
Ormai stavo perdendo ogni freno inibitorio!
“Dio mio, papà: io sarò anche bella, come hai detto tu, sia davanti che dietro, ma anche tu non sei niente male… proprio niente male! Madonna santa, vedermi nuda te l’ho fatto tirare: penso che per una figlia sia il massimo della vita far tirare l’uccello al proprio padre! Dai, andiamo a farci la doccia!”
Mi guardò sbalordito per le mie parole: non volevo più nascondermi, volevo fargli capire che ero un bel po’ porcellina!
Lo presi nuovamente per mano e ci infilammo all’interno del vano doccia!
Presi il sapone liquido, ne versai un po’ sulle sue mani e un po' sulle mie… poi ci fissammo negli occhi… e ci venne spontaneo sorriderci!
“Tu pensa a me… che io penso a te!” gli sussurrai, mentre iniziai a spalmargli il sapone sul torace.
Altrettanto fece lui: ormai non poteva più tirarsi indietro… e cominciò a passarmi le mani insaponate sul seno!
Appena sentii le mani accarezzarmi i capezzoli mi venne voglia di urlare: riuscii a controllarmi, limitandomi a fissarlo mentre mi mordevo il labbro inferiore… volevo sapesse quanto gradissi le sue mani sopra il mio corpo!
Ormai ero partita, non riuscivo più a contenermi!
“Bravo… così… mi piace sentire le tue mani sopra i miei seni! Dai… lavami tutta!” gli sussurrai.
Scesi con le mani e presi a lavargli la pancia… ed altrettanto fece lui: capii volesse lasciare a me l’iniziativa… mi avrebbe lavato le stesse parti del corpo che io lavavo a lui!
Quando arrivai al pube, appena sopra l’attaccatura del cazzo, mi fermai: era arrivato il momento della verità! Dovevo osare... era una occasione che non dovevo assolutamente perdere!
“Spero non ti dispiaccia se te lo lavo io!” gli sussurrai sorridendogli e prima potesse replicare glielo presi in mano, lo insaponai per bene e cominciai a lavarlo, passando lentamente la mano su e giù lungo il cazzo!
Bastarono poche carezze che il gioiello di mio padre assunse dimensioni veramente notevoli: ripensai a mamma quando apprezzava la grossezza del suo cazzo!
Non riuscii a trattenere la mia ammirazione!
“Dio mio quanto ce l’hai grosso: con un attrezzo del genere faresti la gioia di tante femminucce desiderose di provare piaceri proibiti!” esclamai, mentre lo guardavo negli occhi!
Non solo non mi tolse la mano dal suo uccello, ma ansimava e gemeva come un maiale: al mio papà piaceva farsi menare il cazzo dalla sua bambina!!
Sentivo che non dovevo più fermarmi! Papà stava perdendo le difese, si stava lasciando andare… dovevo approfittare del momento!
“Dai, porco, non ti vergognare di dirmi che ti piace come ti sto lavando il tuo gioiello… mi sta scoppiando in mano!”
“Gini… ti prego!” gemeva papà, ma non lo feci finire... era l’occasione giusta!
“Hai ragione, papà… ho dimenticato le palle!”
Gli infilai l’altra mano tra le cosce e gli insaponai anche i coglioni: mamma mia che goduria… li sentii gonfi da morire!
Seguitai imperterrita, mentre seguitavo a fissarlo: ormai la mia era una vera e propria masturbazione… con il cazzo in una mano… e le palle nell’altra!
Papà era fuori di se.
“Gini… ti prego… fermati… fermatiii!!!” mi implorava!
Non mi ero mai sentita tanto troia in vita mia!
“Perché, se non mi fermo cosa succede?” gli chiedevo in maniera spudorata!
“Gini… ti prego… fermati… fermatiii!!!” mi ripeteva!
“Dimmelo! Voglio sentirlo dalle tue labbra: se non mi fermo che succede?” ribadii.
Papà urlò!
“Tu lo saiiii… lo saiiiii!!! Mi fai schizzareee!!! Gini… fermatiii… altrimenti ti vengo in manooo!!!”
Il pensiero di farmi sborrare in mano da papà mi fece fremere, ma mi fermai!
Lo abbracciai e incollai le labbra al suo orecchio!
“Lo sai che non mi dispiacerebbe affatto mi sborrassi in mano: sentirmi imbrattare la mano con il tuo sperma caldo non sarebbe niente male! Comunque, certo che mi fermo: non crederai mi accontenti di farti sborrare solo con una sega! Non ci penso lontanamente: sarebbe una sborrata sprecata… mentre io voglio ben altro!!
Dai, girati, che ti lavo la schiena!” gli sussurrai, eccitata come una cagna in calore!
Ubbidì alla mia richiesta: si girò, presi a lavargli la schiena, ma il mio intento era un altro!
Scesi con le mani fino al culo, gli passai le mani insaponate sulle chiappe, gliele massaggiai per bene… poi decisi di osare… o la va o la spacca!
Con una mano gli allargai un po’ il culo, con l’altra mi insinuai all’interno del solco… e gli insaponai il buco del culo!
Appena le mie dita entrarono a contatto del buchino lo sentii gemere di piacere!
“Ti piace se ti massaggio un po’ questo delizioso buchetto? Lo so che a tanti maschietti piace farsi accarezzare la rosellina: anche tu sei uno di quelli? Guarda che mica mi scandalizzo se mi chiedi di infilarti anche un ditino! Dai, papà, non ti vergognare… puoi chiedermi qualunque cosa!”
“Oh, Dio santo… mamma mia! Non avrei mai immaginato di avere una figlia così porca!” gemeva a bassa voce.
“Bravo, papà! Sono felice tu stia imparando a conoscermi!” gli risposi mentre seguitavo a massaggiargli lo sfintere!
Non dedicai troppo tempo al culo… volevo ben altro!
Lo girai verso di me e lo fissai nuovamente!
“Adesso tocca a me: spero non ti vergognerai di lavare il culo di tua figlia! Dai, lavami bene!” e mi girai dandogli la schiena!
Cominciò dalle spalle, poi scese con le mani lungo la schiena… finalmente sentii le mani sopra le chiappe!
Cominciò ad insaponarle, poi a stringerle, poi mi sembrò me le stesse accarezzando: mi aspettavo intrufolasse le mani dentro il solco per accarezzarmi il buco… invece niente… ma quello che mi disse mi mandò il sangue al cervello!
“Tesoro mio, hai proprio un bel culetto, bello sodo: vedo che ti fa bene andare in palestra, sei in piena forma! Comincio a pensare tu abbia ragione: non ti conosco a fondo… devo riconoscere che sei proprio bella! A questo punto, se permetti, devo dirti che anche il tuo culetto farebbe la gioia di tanti maschietti!” mi sussurrò!
Dio santo, anche lui cominciava a perdere i propri freni inibitori… dovevo approfittarne!
“Sono lusingata ti piaccia il mio culetto! Anche io sarei ben felice mi conoscessi più a fondo: scopriresti una Gini che non ti aspetti, una Gini che potrebbe darti tante belle soddisfazioni… che non puoi neanche lontanamente immaginare!! Non vorrei scandalizzarti, ma con il mio culetto ho già fatto la gioia di molti maschietti… e sinceramente non mi dispiacerebbe fare anche la tua di gioia… non mi tirerei certo indietro!
Dai.. seguita a lavarmi… ti prego, lavami meglio!”
Così dicendo mi piegai leggermente in avanti con il busto, presi la sua mano destra e la spinsi tra le mie chiappe, proprio a contatto della mia rosellina: volevo invogliarlo a lavarmi anche il buchetto del culo!
Lo sentii gemere: il contatto delle sue dita con il mio buchino non lo lasciava indifferente!
Gli stavo offrendo il buco del culo: anche un santo avrebbe ceduto alle mie lusinghe… e per fortuna mio padre si mostrò tutt’altro che un santo!
Sentii la mano insaponarmi il buchetto: con le dita prese a massaggiarmi la rosellina, come avevo fatto io con lui! Dio che meraviglia… papà aveva bandito ogni remora!
Poi sentii improvvisamente il suo braccio sinistro circondarmi la vita e stringermi a lui: il suo corpo nudo entrò in stretto contatto con il mio… facendomi ribollire il sangue!
Lo sfregamento delle dita sopra lo sfintere unito al contatto del suo corpo con il mio mi stavano portando ad un livello di eccitazione insopportabile! Non ce la feci più: mi allargai le chiappe del culo per facilitargli la manipolazione del mio buchetto… e mi abbandonai al suo abbraccio reclinando la testa all’indietro sulla sua spalla!
I nostri visi entrarono in contatto e ne seguì subito un suo bacio sul mio collo… e poi un altro… e un altro… baci che mi fecero gemere di piacere!
Papà si accorse dei miei fremiti e quello che mi chiese mi mandò il sangue al cervello!
“Mi hai detto saresti ben felice io ti conoscessi più a fondo: cosa intendi con “conoscerti più a fondo?” mi chiese, mentre riprese a baciarmi il collo e a continuare a massaggiarmi il buchetto!
E no, cazzo, questa non potevo lasciarla passare!
“Mi piacerebbe mi conoscessi più a fondo come donna… in tutti i sensi… anche quelli vietati tra padre e figlia! Devi sapere che quando hai detto che ti piace il mio culetto la mia mente ha cominciato subito a fantasticare qualcosa di particolarmente eccitante… particolarmente delizioso… quello che una donna si aspetta quando un uomo le dice di avere un bel culo… spero tu abbia capito cosa intendo!” gli risposi.
Questa volta fu lui a fremere!
“Gini, sei proprio un tesoro! Allora dimmi: ti piace come ti sto lavando, lo ritieni eccitante? Ti sei anche aperta di più il culetto per sentire meglio le mie carezze, vero amore?” mi sussurrò.
Le sue parole mi fecero ribollire il sangue!
“Papà, sentirmi chiamare tesoro e amore mi sta mandando il sangue in testa! Si, mi piace da morire come mi stai lavando… ed hai ragione: mi sono aperta il culetto per gustarmi ancora di più le tue dita che mi stanno massaggiando il buchetto! Dai, stringimi forte e seguita a lavarmi… e sappi che anche tu sei il mio amore e il mio tesoro!”
Non glielo avessi mai detto: mi appuntò due dita all’ingresso della rosellina… poi mi sussurrò la proposta indecente… proprio quella che desideravo!
“Tesoro, ti piacerebbe se il tuo papà ti lavasse il buchino anche dentro?”
Quasi urlai!
“Ohhh… sììììì… ti pregooo!!! Papà… ti prego… non perdiamoci il meglio! Lavami dentrooo… ti pregooo… lavami dentrooo!!! Sìììì… mettimi le dita in culooo!!! Fammele sentireee!!!”
Cominciò a riempirmi il viso di baci… mentre sentii le due dita scivolarmi dolcemente dentro al culo!
Ero fuori di me!
“Tesoro mioooo… tesoro miooooo… amore mioooooo!!! Spingimele nel culooo!” cominciai ad urlare!
Papà cominciò un eccitantissimo dentro e fuori: sfilava le dita fin quasi a toglierle tutte… poi me le spingeva di colpo tutte in fondo… avanti e indietro… mi scoppiava il cervello!
Ansimava come un porco: lo sentivo quanto gli piacesse lavorarmi il buchetto del culo, ma io non ero certo da meno!
Gemevo, mugolavo… quelle dita nel culo mi stavano togliendo i sentimenti!
“Amore mio: sento che ti piace come papà ti sta lavando il buchetto! Le contrazioni della tua rosellina contro le mie dita sono deliziose! Hai ragione, sai: ho una figlia tutta da scoprire… e chissà quante virtù nascoste vorrai rivelarmi!” mi sussurrò, mentre le sue dita mi stavano inculando da togliermi il respiro!”
Non ci vidi più!
“Papà, sei un porco depravato: sai benissimo che non mi stai lavando il buchetto! Porco… mi stai inculandooo! Sììì… mi stai scopando il culo con le ditaaaa… e la cosa mi piace da morireee!!! Dimmelooo… che mi stai inculandoooo… voglio sentirlo dalla tua voceee!!! Papàààà… mi stai inculandooo!!!” gli urlai!
“Sì, tesoro mio, il tuo papà ti sta inculando… e so quanto la cosa possa farti piacere! Gini, credi non mi sia mai accorto che me la stai sbattendo in faccia? Che giri per casa quasi nuda per farmi eccitare? Che ti stai offrendo a tuo padre in maniera spudorata? Sei una meravigliosa porcellina vogliosa di cazzo! Appena ti ho infilato le dita dentro ed ho sentito la morbidezza del tuo sfintere ho capito subito quanto fosse ben abituato a farsi penetrare: a papà lo puoi dire… mica ti vergognerai di dire al tuo papà che ti piace far godere i maschietti con il culo!”
Era troppo! Non potevo, e non volevo, più nascondermi!
“Papà, non ce la faccio più, non voglio più nascondermi! E’ vero… ti voglio… anche come maschio oltre che come padre!
No, non mi vergogno di dire a mio padre che mi piace prenderlo in culo!
Adesso che lo sai, dai… inculamiii… inculamiii!!!”
Seguitavo a tenermi le chiappe allargate e cominciai a dimenare il culo come una mignotta: ormai volevo sapesse quanto mi piacesse e volevo partecipare attivamente all’inculata con le dita!
Dopo un po' avvicinò le labbra al mio orecchio.
“Tesoro, seguita a tenerti il culetto aperto… voglio conoscerti meglio… come mi hai chiesto tu!”
Il mio dolce porco mi sfilò le dita dal culo… dita che dopo qualche secondo furono sostituite dal suo cazzo!
Mi appuntò la cappella sul buco del culo e cominciò a spingere… mentre mi sussurrava.
“Adesso papà te lo mette nel culo… così comincio a conoscerti meglio!”
Il suo cazzo insaponato scivolò dentro il mio buco del culo ben abituato a farsi sodomizzare in maniera incredibile: sentii le palle sbattermi sulle chiappe e il cazzo invadermi l’intestino filo alle palle!
Urlai con quanto fiato avevo in corpo!
“Sìììì… con il cazzoooo!!! Inculami con il cazzoooo!!! Dio, papà, quanto ce l’hai grosso… come ti sento bene dentro al culo… meglio di tutti gli altri… di tutti quelli che mi hanno inculato! Inculamiii… sfondamiii… è una vita che ti aspetto!!!”
Mi piegai in avanti a cosce larghe e posai le mani contro la parete della doccia: mi serviva un punto d’appoggio per gustarmi al massimo gli affondi di papà dentro al culo… che cominciò ad incularmi in maniera spettacolare!
Mi scopava il culo in piedi, come una troia… appoggiata alla parete della doccia. I suoi colpi erano violenti, continui, sentivo il mio corpo vibrare sotto i colpi del suo randello. Il suo cazzo penetrava ed io lo avvolgevo, lo stringevo con le pareti del mio buchetto! Lo volevo, tutto dentro!
Con il suo cazzo piantato nel culo aveva circondato il mio corpo con le sue braccia: portò la mano destra tra le cosce e prese a sgrillettarmi, mentre con la sinistra mi strizzava i capezzoli!
Il mio dolce porco lavorava contemporaneamente con il cazzo e con le mani: sentirmi la sua possente verga schiantarmi il culo, mentre mi masturbava la fregna e mi torturava i capezzoli mi stava mandando fuori di testa!
Cominciai a dimenare il culo come una zoccola, per gustarmi al massimo il cazzo che mi scopava il culo!
Presi ad incitarlo senza alcun pudore!
“Dio santo, papà: ho sempre pensato fosse stato meraviglioso darti il culo, ma la realtà supera ogni immaginazione! Mamma mia che inculata… spettacolare… mi stai slabbrando il buco del culooo!!! Mai nessuno mi ha inculato come te… mai nessunooo!!!”
Papà mi strinse ancora di più a lui!
“Amore di papà, sono felice ti piaccia come ti sto inculando! Devo confessarti che anche per me è una piacevole sorpresa: non avrei mai pensato fosse così bello incularmi mia figlia! Hai proprio il culetto che piace al tuo papà… un culetto bello aperto, che ha già conosciuto il contatto con il maschio! Poi mi piace come lo muovi mentre lo sto scopando: ti dimeni e sculetti come una troia… e il tuo papà ha sempre adorato le donne troie!”
Milly, tesoro mio, non puoi capire… un godimento incredibile: sapere che quel cazzo che mi stava sfondando il culo era quello di mio padre, ha moltiplicato il mio piacere all’ennesima potenza!
Te ne accorgerai questa sera, quando ti farai scopare da tuo figlio: sentire il suo cazzo che ti penetra nella fica, che ti sbatte contro l’utero e comincia a chiavarti, mentre vi guardate negli occhi, come fossi l’unica donna al mondo, ti manderà in paradiso!
Penserai che di tutti gli uomini che ti hanno chiavato lui è il migliore… perché è tuo figlio… come per me è mio padre… nessuno meglio di lui!
Milly, amore: fare sesso, tra genitori e figli, donarsi reciprocamente, ti toglie i sentimenti… ti manda fuori di testa!
Papà seguitò ad incularmi facendomi morire, finché non gli chiesi di toglierlo: se avesse seguitato se ne sarebbe venuto sborrandomi nel culo, ma io non volevo finisse subito… me lo volevo godere per bene, volevo qualcosa di più… molto di più!
Mi girai e ci trovammo viso a viso: ormai ero partita… non persi tempo!
Allargai le gambe, presi la sua mano e me la misi sopra la fica!
“Dai, papà: dopo avermelo messo nel culo non mi dirai che adesso ti vergogni di giocare con la mia fica! Dai, porco, divertiti con la fica di tua figlia… lava anche lei… lavamela per bene… come hai fatto con il culo! Ti apro ancora di più le cosce… per facilitarti il compito!! Intanto, ti riprendo questo meraviglioso cazzo in mano, che mi ha fatto tanto godere… mi piace sentirlo così duro: dai, papà… tu pensa alla mia fica… che io penso al tuo cazzo! Dai, porco… divertiamoci insieme: non pensi sia ancora più eccitante farlo tra padre e figlia?”
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